Sono già disponibili i domini .wine e .vin, ma in Italia si vedranno dopo il 20 gennaio 2016. Nel mondo però, la denominazione spagnola Jerez, è la prima in assoluto ad utilizzare l’estensione .wine. Il sito è disponibile sia in lingua spagnola, che francese, inglese e tedesca.
“Siamo molto soddisfatti del fatto che adesso solo chi possiede una denominazione potrà avere le due estensioni .wine e .vin – spiega Riccardo Ricci Curbastro presidente di Efow e di FederDoc -. Jerez era tra i founders di questa iniziativa e, come altre, seguendo alcuni protocolli ed alcune richieste, poteva registrare un dominio, realizzando però un nuovo sito. In Italia, tutto avverrà dal 20 gennaio 2016”.
Pare che per ottenere il sito senza attendere le fasi di preregistrazione bisognava sborsare una cifra vicina ai 5 mila euro. Da fine novembre, però, sono iniziate le fasi di pre-registrazione dei domini generici .wine e .vin.
I titolari di un marchio registrato potranno beneficiare di un periodo di tempo dedicato, della durata di 60 giorni, per registrare in anticipo, e prima della libera registrazione accessibile da chiunque, il proprio nome sotto l’estensione wine e/o .vin.
Tale fase, la primissima dell’intero periodo di lancio, è detta “Sunrise”, ed è già in corso e si svolgerà fino al16 gennaio 2016.
La partecipazione al periodo di Sunrise prevede che il marchio registrato venga prima fatto validare presso la Trademark Clearinghouse. Dopo tale fase, a partire dal 20 gennaio, è prevista la vera e propria apertura al pubblico del dominio.
In particolare, i primi 7 giorni (fino al 27 gennaio quindi) sono caratterizzati da un prezzo maggiorato, a decrescere con il passare dei giorni, rispetto al prezzo annuale della normale registrazione. Questo periodo, denominato “Early Access Program” o “Eap”, è ideale per tutti coloro che non detengono un marchio registrato ma che sono ugualmente interessati a registrare anzitempo un dominio .wine e/o .vin.
La conferma del successo delle preregistrazioni anche da Curbastro: “Molte denominazioni hanno già effettuato tutte le operazioni di preregistrazione – spiega -, ma non è detto che si vada online il 20 gennaio. Magari si slitterà di qualche giorno per avere il sito presentabile da mandare online”.
La storia dei domini .wine e .vin, dunque ha un lieto fine. Tutto cominciò due anni fa circa quando l’Icann, l’ente statunitense che gestisce numerosi incarichi relativi al mondo di internet, aveva messo all’asta i due domini. Immediate le polemiche da parte dell’Efow, la federazione europea dei vini. Il motivo del contendere era che in questo modo chiunque avrebbe potuto registrare un dominio con estensione .wine; questa cosa, cioè l’estensione del dominio, avrebbe portato in confusione l’utente che, attratto dal nome che finisce in .wine, si sarebbe convinto che in quel sito si parlava di vino.
A novembre 2014 l’asta venne vinta dalla società Donuts che ha l’incarico di affidare ai vari gestori il compito di assegnare il dominio al richiedente. Donuts, tra l’altro detiene anche il gTLD (generic Top Level Domain) .pizza. Dopo l’incontro tra Donuts e Efow, la decisione di affidare le due estensioni solo a consorzi e produttori.
Una curiosità: in Italia il Consorzio di tutela del Prosecco di Valdobbiadene è il proprietario del dominio Prosecco.it, e potrà far valere il diritto di prelazione quando vorrà aggiungere Prosecco.wine. Il sito oltretutto è molto ben fatto.
Non ci sono, per esempio, Chianti, Barolo e Franciacorta (giusto per fare un esempio).
Articolo di C.d.G.
Fonte: cronachedigusto.it