26 Giugno 2014

Grande proccupazione per l’assegnazione dei domini vino su internet. Riconoscimento ai consorzi del ruolo svolto a garanzia e tutela delle denominazioni. Expo 2015? Un’occasione da non perdere.
L’ASSEMBEA ANNUALE DI Federdoc, tenutasi ieri 26 Giugno 2014, è stata l’occasione per uno scambio su temi di importanza vitale per il comparto vitivinicolo italiano.

Il Viceministro Andrea Olivero ha ribadito il ruolo determinante dei Consorzi di tutela che, da organismi privati quali sono, svolgono a tutti gli effetti un’attività di pubblico interesse per la collettività, con particolare riguardo al mondo produttivo e quello dei consumatori., “I Consorzi di tutela – ha sottolineato il Viceministro – meritano tutto il sostegno possibile da parte delle Istituzioni, per il ruolo svolto a supporto e tutela dei vini a DO e per la gestione trasparente e responsabile di un comparto di assoluta rilevanza per il nostro Paese.”

Ed ancora, rispondendo alle richieste rivolte dal Presidente Federdoc Riccardo Ricci Curbastro per un maggiore coinvolgimento e impegno da parte degli organismi pubblici preposti, ha ribadito come il programma di Governo abbia come obiettivo principale quello di mantenere una stretta collaborazione tra Ministero e filiera nell’ottica di una crescita e di un rafforzamento del comparto. La priorità secondo Olivero è inoltre quella di mantenere forte e desta l’attenzione alla lotta alla contraffazione e della protezione dei marchi, attività indebolita dalla scarsità di fondi come è stato evidenziato durante l’assemblea dal Capo Dipartimento ICQRF Stefano Vaccari e dal Direttore Generale della Qualità Emilio Gatto. Non sono infine mancati commenti sulla questione dei domini internet: “Il Governo italiano è determinato ad assumere un’iniziativa forte sull’annosa questione dei domini “. vin” e “. wine” durante il Semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea – ha ribadito il Viceministro – questa è una partita che non può essere persa perché qui c’è in gioco non solo l’interesse dei produttori di vino, ma quello dell’Italia e dell’Europa al rispetto delle proprie leggi”. A fronte di tematiche scottanti anche qualche dato positivo rilanciato dal Presidente della Federdoc : “Il mercato internazionale “tiene”, – ha sottolineato Ricci Curbastro – segnando per il 2013 il record delle esportazioni in valore (più di 5 miliardi di euro), Ciò è dovuto unicamente alla attenta politica di internazionalizzazione delle imprese, affinata nel tempo attraverso la comunicazione, l’informazione, la valorizzazione dei prodotti. E in tema di valorizzazione e promozione in campo internazionale un ultimo passaggio è stato dedicato ad Expo 2015. Secondo Olivero l’Expo non deve tradursi nella mera partecipazione ad una Fiera, ma l’occasione di lanciare un messaggio: ” L’Italia deve rispondere alla globalizzazione omologante con la globalizzazione della biodiversità e ribadire le peculiarità del Made in Italy, offrendo una visione del nostro patrimonio agroalimentare come eccellente, non solo dal punto di vista qualitativo ma soprattutto della sicurezza, ponendo il passaggio della certificazione come valore aggiunto imprescindibile e fondante. Possiamo offrire alla comunità internazionale – ha concluso Olivero – un modello italiano basato su sicurezza, qualità e distinzione, grazie all’attività di organismi come i consorzi di Tutela che valorizzano il prodotto e il territorio di appartenenza promuovendo il “particolare vincente” nell’indifferenziato e troppo confuso universo alimentare”.